FRANCO MALERBA, PRIMO ASTRONAUTA ITALIANO, HA PARLATO AL ROTARY DI PASSATO, PRESENTE E FUTURO DELLE TECONOLOGIE SPAZIALI
ASTI – Serata “spaziale” martedì per il Rotary Club Asti, che nel corso di un incontro conviviale svoltosi al ristorante “La Ferté” ha ospitato quale relatore l’ing. Franco Malerba, primo astronauta italiano della storia, accompagnato dal figlio Michele, suo collaboratore.
Malerba ha partecipato alla spedizione dello shuttle “Atlantis”, lanciato da Cape Kennedy il 31 luglio 1992 e ritornato sulla terra il successivo 8 agosto, nell’ambito della prima collaborazione tra la NASA e l’Agenzia Spaziale Italiana finalizzata a mandare astronauti nello spazio.
L’ingegnere ha fatto rivivere ai numerosi presenti quelle sue intense giornate di trent’anni fa, proiettando numerose immagini della missione e rievocando sia l’emozione dell’intero equipaggio nel vedere la terra divenire un puntino lontano, sia i timori per alcuni inconvenienti tecnici che portarono ad anticipare il rientro dello shuttle.
Malerba ha inoltre evidenziato aspetti pratici non secondari della vita di un astronauta in missione, come l’impossibilità di farsi una doccia vista la difficoltà di gestire i liquidi nello spazio in assenza della forza di gravità.
Ma la relazione non si è fermata a quei giorni del 1992; l’ex astronauta, oggi impegnato oltre che nell’attività divulgativa a livello universitario anche nella gestione di due Startup da lui stesso fondate e attive nel settore delle tecnologie spaziali, ha evidenziato le grandi potenzialità di sviluppo economico che possono venire dal settore, preannunciando la possibilità che le telecomunicazioni del prossimo futuro viaggino sui satelliti anziché sulle attuali reti terrestri, controllate quasi sempre dai governi.
“In questo settore – ha evidenziato Malerba – ci sono per l’Italia ed il Piemonte ottime prospettive; il nostro Paese è infatti all’avanguardia nelle tecnologie spaziali e proprio Torino rappresenta una delle punte di diamante nel campo dell’industria aerospaziale”.
Molte le domande dei presenti, incuriositi soprattutto di sapere come si fa a diventare astronauti: “Ho partecipato a un concorso pubblico – ha risposto Malerba – è andata bene ma mi hanno ingaggiato solo dopo un decennio, il che mi ha impedito di avere una vita da astronauta più lunga ed intensa, ma sono comunque felice della fantastica esperienza vissuta”.
Al termine il presidente del Rotary, Luigi Florio, ha omaggiato l’ing. Malerba con alcune bottiglie di vino astigiano ed il volume sulla storia del Club.
Nella foto: da sin. Raffaello Garbarino, socio Rotary, Franco Malerba, Luigi Florio, Michele Malerba